- Pubblicata il 07/10/2019
- Autore: PIGGY
- Categoria: Racconti erotici ricatto
- Pubblicata il 07/10/2019
- Autore: PIGGY
- Categoria: Racconti erotici ricatto
LA RIVINCITA DI UN TRAV – 1^ puntata – Anagni (FR) - Massa Carrara Trasgressiva
Ciao trasgressivi, mi chiamo Piggy perchè sono un ragazzo grasso e mi sento più femmina che maschio. Questa storia è successa qualche mese fa. Prima di allora avevo già la fantasia di indossare abiti da ragazza. Dato che sono grasso, solo i vestiti di mia zia Ines erano adatti a me. Abitava nello stesso condominio dei miei e, quando lei asciugava gli abiti sulla terrazza del palazzo, ne rubavo qualcuno e poi lo rimettevo al suo posto, specialmente i reggiseni. Mi è sempre piaciuto indossare i reggiseni perché ho un grasso seno maschile. Ma torniamo alla storia.
Quel pomeriggio ho indossato reggiseno, camicetta e gonna della zia, mi sentivo come una ragazza e camminavo in casa specchiandomi. Poi mi è venuta voglia di uscire così sulla terrazza. Pensavo che nessuno sarebbe venuto lì nel pomeriggio di questa calda estate e ci sono andato per prendere il sole. All'improvviso, ho sentito una voce maschile
- Hey frocio, che cazzo stai facendo?
Mi ha guardato in faccia, è rimasto scioccato e ha cercato di afferrarmi. Avevo una paura terribile, mi sono nascosto la faccia con le mani e ho iniziato a correre verso le scale, ma quell'uomo era abbastanza forte da catturarmi. Probabilmente, dal modo in cui ero vestito, ha pensato che fossi gay o trans, perciò mi ha minacciato.
- Togli le mani dalla faccia, frocio... sennò te gonfio...
Ho ubbidito e sono rimasto scioccato quanto lui... era mio zio Ernesto... il marito di mia zia Ines! Alto, grosso e cafone della peggio specie!
- A Piggy, ma come cazzo te sei ridotto... mo' quanno lo dico a tu' padre...
- Noo ti prego, noooo... non dirlo ai miei genitori...
Lo stavo implorando, ma lui ha preso il telefonino e mi ha fatto una foto per ricattarmi. Poi ha chiuso a chiave la porta della terrazza e mi ha portato dietro al serbatoio dell'acqua. Mi ha chiesto di togliermi i vestiti e ho continuato a supplicarlo.
- No zio, per favore no. .. non lo farò mai più!
- Levate quei cazzo di vestiti e nun perde tempo, potrebbe arrivare qualcuno. O preferisci che racconti tutto ai tuoi?
Con vergogna, ho tolto la gonna e poi la camicetta e il reggiseno, restando nudo.
Ha fissato le mie tette di grasso, ha riso e mi ha detto di sedermi per terra. Si è avvicinato a me e ha iniziato a succhiare il mio seno come un cane. Sentivo molta pressione mentre mi succhiava e mi mordeva i capezzoli e la carne del petto.
Mi sembrava di essere una donna a cui venivano strapazzate le tette. Ha strappato un paio di mutande dallo stenditoio e mi ha ordinato di indossarle perché non voleva vedere il mio piccolo cazzo da donna (parole testuali).
CONTINUA
Altre storie in Racconti erotici ricatto